I video e le immagini possono parlare un linguaggio universale, come da qualche anno a questa parte ci sta dimostrando Instagram, fatto appunto di molti elementi visivi e poche parole. Questo oggi risulta ancor più vero tra i giovanissimi, tanto che questa loro propensione a preferire il “far vedere” alla classica frase o citazione, tipica di Facebook, ha portato alla rapida diffusione mondiale di un nuovo social media che sta spopolando proprio tra i tredicenni e che si chiama TikTok.
Di cosa si tratta? Quali sono i motivi di questa esplosione improvvisa?
Andiamo a fare un po’ di chiarezza.
TikTok: CARATTERISTICHE E NUMERI

L’app nasce a Pechino nel 2016, da un’intuizione della società cinese ByteDance che nel 2017 ha acquistato un’altra app pressoché simile (Musical.ly), prendendone i punti di forza e ottenendo così un rapido successo.
Musical.ly è stata lanciata nel 2014 (sede a Shanghai e ufficio a Santa Monica) come un’app in grado di dare agli utenti la possibilità di creare video scegliendo tracce audio per accompagnarli, utilizzando anche velocità diverse, come anche filtri ed effetti vari. Ed è da queste caratteristiche che parte TikTok: l’app propone video tra i 15 e i 60 secondi con un sottofondo musicale che vede come protagoniste per lo più ragazzine che cantano in playback e fanno passi di danza, anche se a volte compaiono uomini e donne più “maturi”.
I numeri sono impressionanti. Stando ai report più recenti (Digiday), ecco alcuni dati che riguardano quest’app che ormai è una realtà del panorama social:
- A Febbraio 2019 TikTok ha dichiarato di avere 26,5 milioni di utenti attivi mensili negli USA, il 60% dei quali ha tra i 16-24 anni.
- Gli utenti aprono l’app anche otto volte al giorno, trascorrendoci in media 46 minuti al giorno.
- A Giugno 2019 ByteDance ha riferito di avere oltre un miliardo di utenti attivi su tutte le sue app, dove TikTok si prende la fetta maggiore.
- A Settembre 2019 TikTok è stata l’app “non gaming” più scaricata al mondo, con più di 60 milioni di installazioni (dati Sensor Tower).
- Francia e Germania sono le nazioni europee con il maggior numero di utenti (più di 4 milioni), mentre in Italia ha più di 2,5 milioni di utenti attivi al mese.
I MOTIVI DEL SUCCESSO

Vista la rapida e capillare diffusione, è più che naturale chiedersi in che modo quest’app sia riuscita ad avere così tanto successo a livello mondiale in così poco tempo.
Primo elemento caratteristico sono gli hashtag, che qui rivestono un reale e funzionale ruolo organizzativo, identificando varie #challenge, cioè sfide che si ripetono e che vengono colte dagli utenti, aumentando la viralità del fenomeno.
Altro aspetto importante sono gli strumenti a disposizione per modificare i video, come filtri, transizioni, effetti speciali e sonori che spalancano le porte alla creatività degli utenti. Tutto nel giro di pochissimi secondi.
Un altro elemento apparentemente di poco conto ma che in realtà fondamentale è la sua semplicità. TikTok ha trovato una soluzione alla fatidica domanda “come faccio a coinvolgere immediatamente le persone?”. Essa infatti mostra immediatamente una serie di video casuali e grazie all’Artificial Intelligence (AI) memorizza le preferenze, per poi inviare notifiche giornaliere e ampliare in poco tempo l’audience.
Infine, l’app è stata in grado di sfruttare il corridoio dei video rapidi, ad oggi poco presidiati da Facebook e gli altri social. Questi ultimi stanno cercando proprio di colmare il gap: Facebook a Novembre 2018 ha lanciato “Lasso”, app clone di TikTok; Vine, una delle prime piattaforme per la condivisione di video, sta testando una nuova app di video-loop chiamata “Byte”; e infine Snapchat sta aggiungendo funzionalità alla sua piattaforma, che imitano quelle di TikTok così come quelle di altri.
IL “LATO OSCURO” DI TikTok

Non è tutto oro quel che luccica. La rapida e incontrollata diffusione di TikTok ha portato ad accettare anche utenti davvero giovanissimi, a volte di 10 anni o poco più, presenti sulla piattaforma in modo più o meno esplicito.
Questo ha portato a una sentenza di Febbraio 2019 con cui la Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha stabilito che TikTok dovrà pagare una multa di 5,7 milioni di dollari per la raccolta di dati di minori di 13 anni senza aver avuto il consenso da parte dei genitori.
Il controllo quindi è molto difficile, ma è la stessa società a ribadire che il target di riferimento è quello dei 18-25 anni e che bisogna obbligatoriamente avere più di 13 anni per iscriversi. In questo senso, la società ha deciso di dotare la piattaforma di algoritmi deputati all’individuazione dei contenuti inappropriati, affiancando però ai computer il lavoro di migliaia di supervisori “umani” che hanno l’ultima parola su ciò che viene pubblicato.
Quando si tratta di minori, comunque, un aspetto risulta assolutamente evidente, per TitkTok come per qualsiasi altro social: la necessità di un dialogo aperto e diretto dei genitori con i propri figli, poiché sebbene i limiti ci siano è importante farli rispettare e per questo a volte non basta (ancora) l’intelligenza artificiale.