GoodCom – Comunicazione Sostenibile

Dal recupero all’impatto rigenerativo

La case-history Adriatica Oli–GoodCom agli Stati Generali dellInformazione Ambientale 2025

La nostra CEO, Alessandra Mallamo, ha partecipato agli Stati Generali dell’Informazione Ambientale discutendo sul ruolo della comunicazione per l’attivazione di processi di cambiamento e sostenibilità, e lo a fatto a partire dalla case‑history rappresentata da Adriatica Oli. Il 18 giugno, nell’ambito dell’evento nazionale che intreccia sostenibilità e media, GoodCom ha condiviso l’esperienza che conduce dal semplice recupero di rifiuti speciali a un modello di rigenerazione socio‑ambientale capace di creare valore per territorio, persone e mercato.

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Un nuovo paradigma di impresa

Adriatica Oli dimostra che un’azienda può essere al tempo stesso luogo di profitto e di «sviluppo di relazioni di qualità, di eccellenza umana e quindi spirituale». In questa prospettiva, gli strumenti ESG – pur fondamentali – non esauriscono l’ambizione di quelle realtà che affondano le radici in un altra storia: quella della tradizione umanistica che non è calata dall’alto, che si riconosce nell’economia civile di Genovesi e Dragonetti e nella lezione di imprenditori come Adriano Olivetti e Luisa Spagnoli.

Adriatica Oli: visione, territorio, economia circolare

In Adriatica Oli lo scenario è originariamente segnato da tre pilastri: economia circolare (raccolta e valorizzazione degli oli vegetali esausti), forte radicamento nelle Marche e in Abruzzo e la visione orientata all’innovazione di Giorgio Tanoni. Questi elementi collocavano l’azienda in un paradigma «non classico», pronto a evolvere dal concetto di sostenibilità a quello di rigenerazione.

La narrazione strategica di GoodCom

Per evitare lo scollamento fra visione e operatività, GoodCom ha assunto il compito di costruire uno narrazione «utile», uno storytelling strumento capace di attivare processi inclusivi e biodiversificati. La narrazione diventa così strumento di coinvolgimento per stakeholder interni ed esterni e di valorizzazione dell’impatto positivo generato.

Progetti sul territorio: Amicambiente e Olife

In quest’alveo sono nati progetti come Amicambiente, un’attività di piantumazione e riqualificazione di spazi verdi che l’Azienda ha attivato in modo diffuso sul territorio di Marche e Abruzzo, coinvolgendo cittadini, enti pubblici e clienti, piantando circa 10.000 alberi in tre anni, svolgendo tanta attività di formazione nelle scuole sul tema del riciclo in generale e del riciclo degli oli vegetali esausti in particolare (progetto Olife).

Con Amicambiente e Olife, Adriatica Oli:

– Ricondivide con la comunità parte del profitto ricavato dalla vendita dell’olio esausto, piantando alberi e facendo attività sociale.
– Ricondivide con i clienti rendendogli i meriti e fidelizzandoli in community, con attività di comunicazione che valorizza la scelta di un fornitore come Adriatica Oli.

AOLI Academy: persone e relazioni al centro

Da questo bisogno di processi inclusivi e biodiversificati – biodiversificati perché si tratta di cose che hanno sostanze diverse, perché interessano l’azione ambientale e quella culturale, l’innovazione e lo sviluppo intersecati con finalità benefit – Goodcom ha creato per Adriatica Oli  l’AOLI Academy, format di formazione interna che stimola consapevolezza, innovazione e responsabilità diffusa. Il cuore del nuovo paradigma è infatti la relazione fra le persone: la spinta di una leadership visionaria diventa reale solo se si innerva dal basso nella cultura aziendale collettiva.

AOLI Academy

Innovazione tecnologica con impatto umano

L’azienda ha inoltre introdotto il contenitore intelligente e sistemi di intelligenza artificiale per ottimizzare la logistica: meno chilometri percorsi, minori consumi, meno stress per gli autisti e processi più ordinati per il reparto logistica. Anche tutta l’attività di innovazione sull’ottimizzazione dei processi di raccolta che Adriatica Oli ha messo in campo è orientata a ridurre consumi e impatti, non utilizzando la tecnologia e l’AI in senso sostitutivo ma coinvolgendo sempre di più le persone nei processi, che sono invece semplificati dall’AI.

Oltre la sostenibilità: verso la rigenerazione

Insomma, oltre la sostenibilità il modello a cui bisogna effettivamente aspirare è quello della rigenerazione: non più limitarsi a «stare in equilibrio» ma incidere sul mercato amplificando diverse tipologie di impatto – ambientale, sociale, culturale – e coltivando la nostra competenza umana fondamentale: la capacità di creare relazioni di valore.

Conclusioni: Dal recupero all’impatto rigenerativo

L’esperienza Adriatica Oli–GoodCom dimostra che il mercato può trasformarsi da «luogo di massima rottura del legame sociale» a terreno fertile per modelli d’impresa che coniugano profitto, relazioni e rigenerazione. Un percorso possibile quando la strategia di comunicazione diventa architrave di processi inclusivi, le persone sono protagoniste del cambiamento e l’innovazione tecnologica è messa al servizio del bene comune.

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