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Politica dei co-benefici sanitari: superare una politica a compartimenti stagni

Rapporto sulla politica dei co-benefici sanitari

Il Consiglio Superiore di Sanità ha pubblicato il Rapporto sulla politica dei co-benefici sanitari della mitigazione del cambiamento climatico. Il documento spiega che dagli sforzi per mitigare il clima possono derivare vantaggi non solo per l’ambiente ma anche per la salute.  Infatti, il miglioramento della qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo aiuterebbe a ridurre del 30%-40% l’incidenza di malattie come tumori, diabete, disturbi cardiovascolari, respiratori e neurologici senza ricorrere a ricoveri, farmaci e terapie.

Un approccio altamente efficiente

Per dirla con un detto popolare, la politica dei co-benefici sanitari sarebbe la dimostrazione concreta che è possibile prendere due piccioni con una fava, anzi tre, perché oltre ai benefici per l’ambiente e per la salute ci sarebbero ricadute positive anche sulla crescita economica del Paese. Basti pensare, ad esempio, che investire sulle imprese green, approfittando dei fondi europei che finanzieranno il nostro PNRR, consentirebbe di dare slancio all’occupazione e di controbilanciare la chiusura delle industrie più inquinanti.

Ben vengano i provvedimenti dello Stato volti a ripulire l’aria delle città, a incentivare una mobilità più sostenibile, ad accelerare lo strappo dalle fonti energetiche fossili in favore di quelle rinnovabili. Tuttavia, la transizione ecologica è un processo il cui esito non dipende solo dai governi ma interpella tutti e chiede a ognuno di ripensare il proprio stile di vita. Tutti sappiamo che il consumismo sfrenato, una dieta ipercalorica, un eccessivo riscaldamento di case e uffici e l’attaccamento morboso all’auto non sono una buona cosa. Ma in quanti hanno la determinazione di passare dal dire al fare? Forse è per questo che si parla poco della correlazione tra crisi climatica, salute ed economia?

Siamo convinti perciò che le attività di comunicazione e sensibilizzazione siano fondamentali per raggiungere questo obiettivo e promuovere una cultura della sostenibilità che crei, prima del cambiamento vero e proprio, le condizioni di possibilità affinché esso avvenga.

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